Coronavirus: le mura di casa diventano Gallerie d’Arte con Co-Vida

Paola Vinci, 23 anni di Verona, laureata in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Francesco Ambrosini, 24 anni, anche lui di Verona, laureato in Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano lanciano un interessantissima iniziativa in poco più di 48 ore.

L’dea consiste in una piattaforma di ricerca interamente dedicata alla raccolta di iniziative di solidarietà attivate in questa emergenza coronavirus. In pochi giorni ne hanno raccolte oltre 300.

Ad avere l’idea è stata Paola Vinci, laureata al corso Economics and Management: “Nei primi giorni a casa mi arrivavano su WhatsApp informazioni di moltissime iniziative in ogni ambito, ma era difficile memorizzarle tutte e ogni volta dovevo ritornare sulle chat. Ho pensato che sarebbe stato utile un posto dove trovarle tutte già suddivise per categorie”.

Co-vida.com. un nome che deriva dall’unione di cooperazione e vida risultando in una vita-collaborativa come quella che siamo invitati a condurre, in particolare in questa occasione, ma che nel suono richiama il termine movida, per offrire anche divertimento e intrattenimento.

Coronavirus:  le mura di casa diventano Gallerie d’Arte con Co-Vida

Le mura di casa diventano Gallerie d’Arte attraverso tour virtuali nei musei di tutto il mondo, le camerette dei più piccoli si animano con principesse e supereroi attraverso racconti e giochi, il salotto diventa un comodo ufficio provvisto dei software più avanzati per smartworking e la cucina si trasforma in un’aula in cui poter insegnare o frequentare corsi di ogni tipo.

E-book, corsi online di ogni materia e genere, sul portale si trovano opportunità tra le più disparate, gratuite anche quando solitamente sono a pagamento, come consulenze di medici, psicologi o personal trainer.

Accanto a proposte divertenti si trovano servizi utili soprattutto per le persone anziane. Ne sono un esempio i ragazzi del Team Bòta di Rimini, che si offrono per fare la spesa o portare i pasti già pronti a casa.

“A livello sociale, soprattutto locale – osserva Paola – ci sono molte proposte che spesso non è facile rintracciare. Vorremmo dare più visibilità alle persone che stanno facendo tantissimo per aiutare gli altri”. Questo è il motivo per cui gli utenti possono utilizzare un modulo del sito per suggerire iniziative proprie o di cui sono venuti a conoscenza.

Il progetto al momento riguarda per lo più il territorio nazionale. Nel frattempo, il sito è stato reso navigabile in 7 lingue.

La collaborazione e la condivisione ancora una volta sono chiavi per affrontare uniti e più saldi questo momento di difficoltà.