Programmatic Advertising, unica via futura?

03/05/2019

Hai visto il film di fantascienza Minority Report? In una scena memorabile,
viene scansionata la retina del personaggio di Tom Cruise. Poco dopo, un cartello pubblicitario grida: “John Anderton! Avresti bisogno di una Guinness!”

Nell’era digitale di oggi, questo tipo di comunicazione istantanea non è molto lontana dalla realtà. Lo sviluppo tecnologico consente ai marketer di rivolgersi al proprio gruppo target al momento giusto.

Ipotizziamo ora che un cliente abbia visitato un negozio online e abbia cliccato su un prodotto per errore, ora vedrà annunci per questo prodotto ovunque. Se qualcuno di questi annunci fosse tuo, hai perso tempo e denaro.

L’industria del marketing si è adattata e sviluppata in modo tale che il rischio di rivolgersi al cliente sbagliato è sempre minore. Con l’intelligenza artificiale, il machine learning e altre tecnologie innovative, i marchi possono creare e pubblicare annunci molto più personali e personalizzati. Il programmatic advertising vince e gli investitori investono sempre di più.

Programmatic advertising: il futuro è qui

Puntare il cliente giusto al momento giusto è il più grande desiderio di ogni marketer. Grazie alla più recente tecnologia, questo concetto futuristico sta diventando una realtà.

Il panorama digitale è cresciuto enormemente negli ultimi decenni. Nel 2017, la generazione dei millennials ha speso circa 223 minuti al giorno su dispositivi mobili. Più della metà della popolazione mondiale usa gli smartphone. L’utente medio di internet ha sette account di social media. Solo su Facebook ci sono oltre due miliardi di utenti.

Ogni volta che un cliente naviga sul Web, i dati di ricerca e altre informazioni vengono memorizzati dagli esperti di marketing. Grazie a questo ampio e versatile database, le aziende possono commercializzare i propri prodotti direttamente a un pubblico globale per una frazione dei costi necessari nei canali pubblicitari tradizionali.

Usando il programmatic advertising, i marketer possono sfruttare questa enorme presenza online e tutti questi dati e trasformarli in annunci mirati in modo intelligente. In questo modo, possono indirizzare gli acquirenti che trarrebbero maggiore beneficio dai loro prodotti. La pubblicità programmatica utilizza l’intelligenza artificiale e altri progressi tecnologici per pubblicare annunci basati su interessi del cliente, posizione, abitudini di acquisto e modelli di acquisto.

Gli annunci automatizzati, mirati e basati sui dati aprono un intero mondo di opportunità di marketing. I marketer possono semplicemente raggiungere il pubblico giusto nel giusto contesto; evitano anche spese inutili. Dopotutto, non è un segreto che la pubblicità tradizionale attraverso canali di marketing di massa come la radio e la televisione sia costosa e dispendiosa in termini di tempo.

Ora, la tecnologia programmatica è diventata la base di tutte le transazioni multimediali digitali. I metodi di acquisto e vendita di annunci sono stati automatizzati e rivoluzionati, ed è diventato più facile creare messaggi personalizzati su larga scala.

Possiamo guardare all’ottimizzazione degli annunci dinamici come esempio. Questo modello pubblicitario ti consente di creare e pubblicare annunci online personalizzati in tempo reale. Mostra annunci basati sui dati del destinatario al momento dell’annuncio.

Tecnologia programmatica significa anche che i marchi possono creare relazioni a lungo termine con i propri gruppi target, il che a sua volta porta a un aumento delle vendite e della fedeltà dei clienti.

Alla luce di ciò, non sorprende che il costo globale del programmatic advertising sia aumentato di otto volte negli ultimi cinque anni. Quando lo sviluppo procede così velocemente, è difficile non pensare a cosa ci aspetta in futuro.

Una cosa è certa: la tecnologia programmatica sta per diventare l’ovvia alternativa di marketing per le aziende di tutte le dimensioni.

Il futuro del programmatic adv

Si prevede che questa tecnologia rivoluzionaria crescerà più velocemente di qualsiasi altro supporto digitale. È già diventato la norma in tutti i principali mercati e continua ad aumentare. La crescita sarà accelerata con lo sviluppo di software, machine learning e piattaforme per la gestione dei dati.

L’advertaising programmatico per i gruppi target è ora possibile grazie a macchine complesse che raccolgono dati anonimi su fattori quali gli interessi nel tempo libero dell’utente, la posizione e le abitudini di acquisto. Le aziende possono utilizzare questi dati per identificare i potenziali clienti che molto probabilmente risponderanno alla loro campagna pubblicitaria.

Secondo Cyrille Vincey, Chief Data Officer di Ve Interactive, la collaborazione dei dati è il prossimo passo. Le società condivideranno i dati dei clienti, come le statistiche sulle esperienze degli utenti e i loro comportamenti online.

Molte aziende, soprattutto quelle più piccole, non hanno accesso a molti dati necessari per raggiungere il loro cliente ideale. In altre parole, gli inserzionisti, le aziende e i clienti hanno più da guadagnare che perdere sulla condivisione dei dati.

Mark Abay, Content Director di Ashton Media, ritiene che il divario tra acquisti di annunci manuali e programmatici aumenterà nei prossimi anni. Poiché il programmatic advertising sta crescendo più rapidamente, le aziende che continuano ad acquistare annunci finiranno molto indietro rispetto a coloro che padroneggiano l’automazione. Alcuni esperti prevedono che questa tecnologia guiderà il 100% dei processi pubblicitari entro il 2020.

Adobe ha già abbracciato questa tendenza e ha persino compiuto un ulteriore passo in avanti. Nel 2017, l’azienda ha lanciato la sua prima campagna completamente automatizzata. Adobe Advertising Cloud, il suo software programmatico, è stato utilizzato per posizionare annunci su social network, dispositivi mobili e TV.

Gli esperti ritengono inoltre che il targeting e la personalizzazione degli annunci programmatici saranno più avanzati. Tutto questo fornirà un tasso di conversione più elevato dato che il 61% dei clienti è più ricettivo alla comunicazione di marchi che inviano messaggi personali.

Presto, lo storytelling programmatico diventerà core practice per la maggior parte delle marche. La percentuale di annunci bloccati diminuirà e il numero di impression dell’annuncio aumenterà. Ora, i professionisti del marketing possono massimizzare ogni opportunità di interazione col pubblico di riferimento e utilizzare appieno i big data. Le future innovazioni nel Deep Learning e nelle tecnologie digitali guideranno ulteriormente questa tendenza.

Simone Pennisi, content creator.